Impetuoso, il fiume scorreva sotto il pontile. Come una furia, il ragazzo si agitava sulle assi traballanti, le mani fra i capelli. «Guardati! – Le sibilò, andandole incontro – Ovunque andiamo ci additano, ci osservano, parlano! Voglio una donna normale, non una che non vedo di notte, se non apre gli occhi! Voglio dei figli…
Era tutto bianco. Bianca la neve, bianco l’ansimare caldo nell’aria gelida, bianca la sua folta pelliccia, bianca la pelle che aveva graffiato, la carne che aveva morso, squarciato, strappato, bianco il volto esangue della sua ultima vittima.
Il fuoco, un enorme mostro rutilante, mi aggrediva; l’alito bollente mi ustionava, la coda di fumo denso mi soffocava, tagliandomi il respiro, con un lezzo acre di gomma e carne bruciata. Sentivo il suo peso immane inchiodarmi nell’abitacolo della mia BMR capovolta e distrutta. Mi sono svegliato prono… La pelle scottava, gli occhi bruciavano; ero…
Mi si accoccolava sul petto ogni volta se ne presentava l’occasione e riempiva l’aria di quel suo ronzio, basso e profondo, che raccontava di tutta la sua felicità. Era entrato nella mia vita un caldo pomeriggio di fine luglio. Piccola, spettinata pallina di pelo sporco, con due occhioni azzurri che ne divoravano il musetto aguzzo.…
Mezzanotte. Mi sveglio, un candido biancore mi circonda, i rami che sembrano di metallo, brillano; fuori nevica. Adoro la neve, morbida ovatta, mi piace guardarla cadere e coprire ogni cosa. Lascio le lenzuola, la notte nella mia stanza, percorrendo il corridoio, scendendo la scala, sfiorando il corrimano che mi guida fino alla camera dei miei…
Gideon Pelican passeggia per i docklands di Londra. Bombetta, monocolo, ombrello, una giacca in tweed, galosce bianche. Gli fanno cornice il London Bridge – il grande orologio del Big Ben – e i camini delle case e delle fabbriche che soffiano fumo nel cielo cupo e grigio del mattino. Cammina con passo corto ma svelto,…
Il fragore del temporale echeggia nel tempio; roboante, imperversa fuori le mura, mentre la pioggia batte sulle finestre e il cielo plumbeo opprime la cupola di vetro della chiesa: temo che questo sia il presagio d’eventi funesti.
Diciassette brevi storie, diciassette autori, diciassette come il numero primo più noir di tutti.
L’Associazione Culturale Nero Cafè, sensibile alla catastrofe che sta colpendo l’Emilia Romagna, ha deciso di realizzare una raccolta di racconti in ebook, il cui ricavato sarà totalmente devoluto in beneficienza sul conto del Comune di San Felice sul Panaro, uno dei più colpiti dal sisma.
Ci ritrovammo nudi, una nell’altra; nell’oscurità danzante, i suoi capelli erano flutti in movimento, le nostre voci ansimanti…