La bimba uccisa, ancora più giovane della prima, è di una bellezza straordinaria, una meraviglia prigioniera del fogliame e dalla terra. Strappata anzitempo alla vita, ancora nell’età dell’innocenza: tredici anni, un’età difficile per morire. La belva assassina continua a uccidere, a pretendere altra bellezza, trofeo per l’efferata sete di sangue. A Bosco Oscuro, quest’assassino agisce…
La mia voce si perde nel silenzio assoluto, scendo la scala, guidato dalle tremule fiammelle delle candele che creano un’atmosfera spettrale, fin sotto la cupola dove l’oscurità si fa più leggera; là dove, finalmente, vedo la donna. Eccola distesa sull’antica ottomana, ne distinguo il corpo nudo, il contorno del dragone, illuminato direttamente dalla mia lampada…
Era tornato. Per la terza notte consecutiva era arrivato a sconvolgere il mio sonno tranquillo, nell’inquietudine di una veglia invasa di ricordi terrificanti. La paura, una paura che non so descrivere, sconvolgeva i tratti del mio volto, non sapevo riconoscermi, mentre lo specchio rimandava l’immagine agli occhi. La mia mente, turbata e devastata dal ricordo…